Il mondo della prostituzione rappresentato a teatro

prostituciòn

Il teatro è indubbiamente una delle più importanti forme di espressione della cultura, e questo non potrà mai essere messo in discussione, e la sua storia è davvero molto lunga e affascinante visti i vari modi di intenderlo nel mondo intero. Certo anticamente le rappresentazioni teatrali avevano caratteristiche e significati diversi da quello che è invece ai giorni nostri; un tempo il teatro era volto maggiormente ad intrattenere il popolo, ed a volte le rappresentazioni includevano giochi o competizioni, combattimenti tra lottatori e gladiatori, o addirittura messe sacre. Roma è da considerare la città madre dell’espressione culturale attraverso il teatro, anche se molti dei primi testi ad essere rappresentati in teatri latini erano di origine greca; il genere delle prime commedie rappresentate nei teatri dell’antica Roma per intrattenere e divertire il popolo era il tragicomico, si trovavano frequentemente storie di amore, gelosia o incontri segreti di mariti di famiglia con prostitute.

Saranno cambiati i modi, gli stili di rappresentazione, i tempi, ma il tema della prostituzione è sempre stato preso in considerazione nelle varie rivisitazioni fatte, ed a breve avremo la più nuova con la messa in scena di Prostituciòn, un’opera dello spagnolo Andrès Lima che è già in imminente uscita proprio a Roma e che riprende appunto questo scottante tema da diverse angolazioni. Ovviamente tutto è stato trasportato cronologicamente all’epoca che stiamo vivendo, epoca in cui i modi di prostituirsi sono cambiati e le escort hanno imparato a vendersi anche con altri sistemi oltre a quello della strada.

Contenuti di ‘Prostituciòn’

‘La prostituzione muove circa 5 milioni di euro al giorno’, afferma l’autore Andreas Lima, ed oltretutto c’è un numero impressionante di donne che operano in rete instancabilmente. ‘In Spagna si possono contare circa centomila prostitute e il problema non è solo quello di abolire o legalizzare la prostituzione, ma soprattutto di capire perché questo numero è in continua crescita’, continua Lima, e per fare ciò ‘bisognerebbe viverlo dall’interno’ altrimenti il modo di percepire certe cose non sarà mai lo stesso’.

Ecco spiegato perché per preparare Prostituciòn le attrici protagoniste, Carmen Machi, Nathalie Poza, e Laura Ortega, sono andate in giro per vari giorni ad intervistare le prostitute di Madrid e Barcellona ed a trascorrere del tempo in loro compagnìa, proprio per vivere a fondo la loro quotidianità e poterla rappresentare così com’è nuda e cruda, senza aggiungere punti di vista personali o messaggi subliminali. In tutta l’opera vengono messi in scena episodi di vita quotidiana delle prostitute ed usate terminologie realmente utilizzate dalle prostitute intervistate, ed è per questo che vale la pena andare a vederla quando uscirà.

L’appello che lancia Andreas Lima con ‘Prostituciòn’

Quello della prostituzione è sempre stato un tema scottante da che mondo è mondo, ed anche i diversi modi di legiferarlo sono cambiati nel corso del tempo e continuano a cambiare ancora oggi; in effetti i governi dei vari paesi non hanno ancora le idee molto chiare a riguardo, e la storia ci dice che si sono susseguiti decreti su decreti per cercare di stabilire se legalizzare la prostituzione oppure no. Ma non è solo questo il problema. Più che cercare di analizzare i comportamenti di consumatori e meretrici, sarebbe interessante cercare di capire come si è potuti arrivare a questa condizione in cui le donne in pratica subiscono una dominazione da parte dell’uomo.

In parole povere Lima con la sua opera cerca di sensibilizzare sia l’opinione pubblica, arrivando in modo più diretto allo spettatore proprio grazie alle storie reali di prostitute messe abilmente in scena senza aggiungere ne contenuti politici ne opinioni personali, sia il mondo della politica affinché prenda seriamente in considerazione questo tema riflettendo magari più a fondo sulla condizione di disagio sociale nella quale purtroppo versano le lavoratrici del sesso.

La condizione di sottomissione della donna non è mai cambiata

Le origini del problema dello sfruttamento della donna da parte dell’uomo risalgono a tempi immemori, ed è proprio questo il tema principale che andrebbe approfondito meglio; perché si è sempre mantenuta una certa indifferenza nel vedere le donne per strada vendere il proprio corpo al miglior offerente? Perchè non si è mai fatto nulla per cercare di dare loro una condizione sociale un po’ più degna magari offrendogli un lavoro migliore, e si è lasciato che il problema si amplificasse dando alle donne come unica soluzione per sopravvivere solo il prostituirsi?

Alcuni critici pensano che Lima abbia scelto Roma per il debutto di Prostituciòn proprio per chiudere il cerchio aperto secoli fa, quando nei teatri romani venivano rappresentate opere tragicomiche spesso incentrate su storie di prostitute e meretrici. Fu infatti il poeta e drammaturgo latino Livio Andronico a rappresentare la prima opera teatrale della latinità, e c’è da rabbrividire se soltanto si pensa che lo fece nel 240 a.C.