Vladimir Nabokov: Lolita

lolita- 1

Il personaggio di cui parleremo oggi in questo spazio è stato davvero un grande, e non solo sotto il profilo artistico per le tante opere letterarie composte in vari idiomi che ci ha lasciato in eredità; Vladimir Nabokov viene infatti ancora oggi ricordato per essere stato un uomo appassionato della cultura e del pensiero in generale, uno che non lasciava mai riposare il suo cervello, a tal punto da diventare, tanto per rendere l’idea, anche un grandissimo esperto in tecniche scacchistiche prima ancora di cimentarsi personalmente in questo gioco, ed un brillante entomologo, materia che lo aveva sempre appassionato sin da bambino.

Certamente Lolita, il capolavoro cinematografico diretto da Stanley Kubrick e tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore russo naturalizzato statunitense, è stato molto d’aiuto per la crescita della sua notorietà, ma Nabokov ha sfornato anche molte altre produzioni sia in russo che in inglese, ed i suoi scritti hanno sempre affrontato argomenti molto interessanti. Saggi sul gioco degli scacchi e sull’entomologia che tanto lo appassionavano, opere di narrativa sul tema della differenziazione sociale e sul sesso compulsivo, e romanzi erotici minori, completano tutta la produzione letteraria dello scrittore russo.

Vladimir Nabokov, cenni di biografia

Vladimir Vladimirovic Nabokov era figlio di un noto politico russo che fu assassinato il 28 Marzo del 1922, Vladimir Dmitrievic Nabokov, e di Elena Ivanovna Rukavisnikova, donna appartenente ad una nobile famiglia; nacque a San Pietroburgo il 22 Aprile 1899, ed oggi in quella che allora fu la sua casa c’è un museo interamente dedicato a lui, a testimonianza dell’ottimo ricordo lasciato in patria e non solo. Ultimò gli studi all’età di 23 anni, ma ciò avvenne quando si trovava a vivere nel Regno Unito, costretto a scappare dalla guerra in Crimea, dove aveva vissuto fino a poco tempo prima con la famiglia.

All’età di 26 anni sposò la traduttrice russa Vera Slonim, diventata ben presto anche sua fida collaboratrice, ed i due dopo 9 anni di matrimonio misero al mondo un figlio che chiamarono, manco a farlo apposta, Dmitri. Nel 1940 poi, lo scrittore russo si trasferì negli States, ricevendo anche la cittadinanza statunitense cinque anni dopo; fu da quel momento che Nabokov iniziò a scrivere anche in inglese, traducendo inoltre in questo idioma anche le opere precedentemente composte. Lo scrittore morì a Montreux, in Svizzera, il 2 Luglio del 1977, all’età di 78 anni.

Lolita, il romanzo

Come accennato, Lolita rappresenta certamente il fiore all’occhiello di tutta la produzione artistica di Vladimir Nabokov, un po’ grazie alla versione cinematografica di Stanley Kubrick di questo bellissimo e chiacchieratissimo romanzo, un po’ proprio grazie allo scandalo che esso suscitò per il suo contenuto ritenuto addirittura scabroso da molti critici d’arte. Lolita racconta infatti della passione di un uomo maturo, un trentasettenne professore di letteratura, nei confronti di una ragazza dodicenne della quale, tra l’altro, era da poco diventato anche il patrigno.

Prima di diventare un romanzo famoso, Lolita fu scartato da ben 4 editori americani che, impauriti dalla sua trama giudicata imbarazzante ed altamente immorale, decisero di non pubblicarlo, ignari che appena qualche tempo dopo sarebbe diventato un best seller tradotto in 30 lingue diverse, un capolavoro capace di vendere ben 50 milioni di copie in tutto il mondo nonostante l’enorme scandalo suscitato sin dalla sua prima pubblicazione.

Lolita, il film di Stanley Kubrick

Fu lo stesso Nabokov a creare la sceneggiatura della fortunata pellicola di Kubrick, e fu proprio il regista statunitense a volerlo; lo scrittore era un grande appassionato di cinema, oltretutto aveva già scritto qualche sceneggiatura in Germania negli anni 20, e fu lusingato di ricevere una proposta del genere. Il personaggio di Lolita fu affidato immediatamente alla bellissima attrice statunitense Sue Lyon, miss sorriso della Contea di Los Angeles, mentre per quello del professor Humbert Humbert la scelta cadde sull’attore britannico James Mason.

Il film fu interamente girato nel Regno Unito, e Nabokov fu costretto a ritoccare il testo originale, riducendone le dimensioni perché, disse egli stesso: ‘altrimenti ne uscirebbe fuori un film di sette ore’. Lavorò alla sceneggiatura per sei mesi, fino a Settembre del 1960, poi il film fu finalmente affidato alla MGM per la sua distribuzione; l’esordio ufficiale di Lolita nelle sale cinematografiche avvenne a New York il 13 Giugno del 1962.